contributi ricerca sviluppo moda

Quando si parla di Made in Italy, i settori produttivi che vengono richiamati alla nostra mente sono innumerevoli. Tra i tanti, i settori della moda e della produzione di beni ad essa legati sono certamente apprezzati sia nel nostro bel paese che all’estero. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha recentemente chiarito che questi settori possono beneficiare del credito d’imposta Ricerca e Sviluppo, ad esempio per la realizzazione di prototipi e/o campionari relativi a calzature, occhiali, produzioni tessili, gioielleria e ceramica. Inoltre, anche nel settore della moda sono applicabili il super e l’iperammortamento per tutte quelle imprese che hanno fatto investimenti in beni strumentali nuovi, sia  materiali che immateriali che siano funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi.

Cosa

ricerca e sviluppo moda

Per Ricerca e Sviluppo in questi settori si intendono ad esempio le attività di ricerca, ideazione estetica e realizzazione dei prototipi. Tutte le aziende che hanno in qualche modo aderito a questo tipo di attività potranno pertanto beneficiare del credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo in tutti i settori economici dove sia prevista la realizzazione dei campionari, con un’unico vincolo :  purchè i suddetti non siano destinati alla vendita. E’ pur vero che il mantenimento del livello di competitività sul mercato richiede, da parte delle aziende,  l’introduzione di prodotti nuovi o quantomeno migliorati e questo porta a dover affrontare continui investimenti, ma questo non significa che ogni intervento economico a favore di questo tipo di interventi rappresenti il sicuro diritto di accesso ai fondi. Il ministero ha infatti chiarito come la normativa prevista dal comma 5 dell’art. 3 del decreto Destinazione Italia (D.L. n. 145/2013) citi espressamente come non riconducibili a tali tipo di attività “le modifiche ordinarie o periodiche apportate a prodotti, linee di produzione, processi di fabbricazione, servizi esistenti e altre operazioni in corso anche quando tali modifiche rappresentino miglioramenti”, che restano pertanto inammissibili. Possono invece essere considerate come rilevanti tutte quelle attività di ricerca industriale e sviluppo sostenute dall’impresa ai fini dell’elaborazione e della creazione di nuove collezioni di prodotti, come specificato dalla circolare n. 46586/2009. Come già detto, è proprio la fase di prototipazione di nuovi prodotti che si colloca quel particolare segmento di attività che può essere ricondotto al diritto di accesso alle agevolazioni.

Come

L’azienda che voglia poter essere sostenuta nella richiesta di accesso al credito dovrà fornire la documentazione necessaria a dimostrare l’ammissibilità degli investimenti sostenuti al fondo per il credito d’imposta per ricerca e sviluppo. In particolare, dovrà realizzare un prospetto dei costi sostenuti che siano ricollegabili a specifiche fasi delle singole attività di ricerca e sviluppo o a singoli progetti.

 Jobway Finance è al vostro fianco per poter produrre le corrette condizioni necessarie ad accedere ai fondi.

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